giovedì 16 novembre 2017

Una questione di consapevolezza, intervista al cantautore Matteo Pascotto



Matteo Pascotto nasce a Portogruaro in una casa in cui c’è sempre stata musica. Tutto è cominciato con una chitarra, una Eko primi anni ’70, la regalò la madre al padre sperando che imparasse a suonarla; lui non lo fece ma lo fece Matteo. Primo premio al Concorso Nazionale “Scrivere in musica” CEM di Pordenone con il brano “Le mie mani” uno dei singoli dell’album d’esordio “Ora puoi uscire”, il 22 Giugno 2017 pubblica 8 COSE il suo nuovo elegantissimo album.
Abbiamo scambiato 4 chiacchiere con Matteo per conoscere meglio lui e la sua musica.

Ciao Matteo e benvenuto! Sei qui per presentare il tuo ultimo album “8 COSE”. Com'è nato?
Ciao e grazie di avermi invitato. Ne parlo molto volentieri! 8 Cose” è nato nel mio “studio domestico”, in solitaria, tra agosto 2015 e gennaio 2017. C’è un video sul mio canale youtube che lo documenta, si intitola “Verso il nuovo album No.2”. Due anni tra carta e penna ed, esperimenti sui suoni delle chitarre ed i riff per i nuovi brani. Non è tanto difficile immaginare che praticamente ho vissuto in studio, a volte restavo a dormire nel divano anche! Sono un chitarrista che canta, mi piace cantare, da sempre. Sentire il suono che tu produci ed esce da dentro di te è sempre stata per me una cosa magica. Scrivo musica pop ma il sogno è quello di poterla fare con la sensibilità del blues e del jazz. Adoro il suono della chitarra e le sonorità che si possono ottenere mischiando suoni minimali con una buona dose di "groove". Avevo questa idea in testa quando pensavo a “8 Cose”; spero di esserci riuscito!

Che differenze ci sono col tuo primo album del 2011 “Ora puoi uscire”?
Io sono molto autocritico, forse a volte troppo, non so. Però secondo me, la differenza più grande tra il primo ed il secondo album è sicuramente la mia consapevolezza. Ho fatto tanti sbagli agli inizi, uno in particolare, di aver mollato tutto. Difficile ripartire poi. Tutti questi sbagli li ho pagati sulla mia pelle ma mi sono serviti a maturare. Dentro “Ora puoi uscire” c’era tanto istinto e musicalità ma anche tanta insicurezza, ero agli inizi, da solo. Mi sentivo come quando sai che vorresti correre forte ma sei consapevole che la “macchina” non l’hai ancora guidata abbastanza, non la conosci bene e quindi sei frenato dalla tua paura. Era come se mi tenessi da solo il freno a mano tirato per la paura di non sapere se ero in grado o meno di correre. Ora ho fatto molta strada e mi sento molto sicuro...un giorno guiderò una Ferrari ne sono certo! Piaciuta la metafora?? ahahah penso renda bene l’idea!
8 Cose ha dei testi più consapevoli, più vissuti. C’è più chiarezza interiore in me, c’è tanto lavoro su me stesso. Credo si senta la differenza. Comunque, per essere il primo disco, “Ora puoi uscire” rimane un buon disco secondo me; ho sentito di peggio!

Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Ascolto John Mayer, penso da quando ancora nessuno lo conosceva in Italia. Molti notano nella mia musica delle similitudini con Mayer. Il fatto è che secondo me incarna quel mondo musicale, semplice, immediato ed efficace ma suonato con il feeling del blues e del jazz. E’ pop music ma ha un qualcosa di non-pop. Io cerco questo dalla mia musica. Sembra un paradosso però, perchè quel tipo di musica in Italia non va proprio ed io voglio fare quel tipo di musica scrivendo in italiano; un masochista praticamente! In generale ascolto tanta musica d’oltreoceano, tutto ciò che ha a che fare con il soul, funk, blues ed il jazz e con i chitarristi. Ultimamente sono in fissa con Emily King, Rayland Baxter, Jacob Collier e i Lord Huron. Di Italiano i miei riferimenti grossi sono in particolare Pino Daniele, e in maniera fondamentale Nicolò Fabi; ho consumato La cura del tempo e intendo proprio consumato!

Seguirà un tour promozionale?
Quest’estate, appena uscito l’album, ho suonato molto. Ho avuto anche l’onore di aprire ad Antonella Ruggero, al Sun&Sound Festival...bellissima esperienza. Ora, al momento sono fermo, sto riorganizzandomi e preparando nuovi concerti. Presto vi svelerò tutto sulle mie pagine. Vi invito a seguirmi! Anche nel mio canale youtube dove carico spesso dei video live.

Farai un altro disco?
Assolutamente si! Non vedo l’ora di rimettermi a scrivere nuove canzoni. Ho già abbozzato delle idee qua e là, tra pezzi di carta e cose scritte al volo sulle note del telefono. Scrivere per me è diventata ormai una necessità quindi spero presto di avere materiale per mettermi al lavoro ad un nuovo disco e di crescere ancora, come autore, ma anche come chitarrista e come arrangiatore.
E’ il lavoro più bello del mondo, l’artista...
Vi aspetto nelle mie pagine social.

A presto!
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