venerdì 30 marzo 2018

“Sotto casa tua” disco d'esordio arrivato al momento giusto, Intervista agli Zerella



Zerella non è solo il cognome eufonico di Ciro, cantautore classe ’93 cresciuto tra i dischi e le cassette della sua vecchia casa, ma anche una vera e propria band cantautorale. Dalla penna e dalla chitarra di Ciro vengono fuori delle canzoni nude ed intime che vengono poi vestite insieme alla band in sala prove. La band si completa con Alessio Vito (chitarre e cori), Gianluigi Pilunni (basso) e Remo Radica (batterie, tastiere). L’attenzione sul progetto cresce con il passare del tempo grazie all’apertura dei concerti di artisti come Gazebo Penguins, Giorgio Ciccarelli, Giorgio Canali e Marlene Kuntz.

Sotto casa tua il disco d'esordio, in uscita il prossimo Aprile per Seahorse  Recordings e distribuito Audioglobe, affonda le radici nella canzone d'autore italiana, nel rock d' oltremanica anni 90 e nelle influenze pop del nuovo millennio. 
Un disco diretto, intimo e che racconta pregi, difetti ed avventure del quotidiano ma anche storie che vengono da lontano.

Abbiamo fatto 4 chiacchiere con la band.
1) Come mai vi chiamate Zerella?Ciro: Mi aspettavo questa domanda! Zerella è il mio cognome e rappresenta non solo me, ma anche tutti gli altri musicisti che collaborano con me. Molti ne sono ancora sorpresi ma non è una cosa tanto nuova, in Italia succede già da anni con Brunori Sas, Dimartino o all’estero con gli Eels.

2) Raccontateci l'esperienza con l'etichetta con cui è uscito il disco. Com'è nata la collaborazione?
Ciro: In modo semplice e diretto.
Abbiamo mandato alcuni pezzi e sono piaciuti.
Abbiamo registrato fuori dal quartier generale della label. Il disco è stato registrato in due session tra il 2017 e il 2018 tra il Play Music Studio di Cava de’ Tirreni e lo studio di Emilio Capuano che è stato anche il nostro fonico di studio. Paolo della ‘’Seahorse Recordings’’ si è occupato anche del mastering del disco e della produzione di alcuni brani, tra cui ‘’Nico’’ il nostro singolo che è uscito da un po’ su Youtube.

3) Come siete finiti a suonare insieme?
Gianluigi: Alla fine del 2016 Ciro aveva ripreso a suonare ma girava in formazione ridotta con un nostro amico, Giovanni oppure da solo. Gli proposi di suonare insieme e dopo le prove di rito ci siamo subito piaciuti. Poco dopo è arrivato anche Alessio Vito, anche lui cantautore ed autore di testi che ha scoperto, con noi, di avere anche un’ottima vena come chitarrista solista.

4) Siete soddisfatti della vostra prima fatica discografica?
Sì. “Sotto casa tua” è arrivato al momento giusto, il progetto era cresciuto in modo naturale e sano. Inoltre avevamo avuto modo di confrontarci con qualche palco più importante aprendo i live di Gazebo Penguins allo SMAV o dei Marlene Kuntz durante lo scorso anno.
Il disco è pieno zeppo di chitarre piuttosto che synth ed elettronica questo oggi è quasi controtendenza. Non perché non ci piaccia l’elettronica, anzi, ma perché non ci sentivamo ancora maturi verso un certo tipo di approccio musicale. Fa tutto parte di una crescita lenta e costante che si corona con l’uscita di questo album

5) Cosa vi aspettate dalla musica?È sempre difficile parlare di aspettative musicali nel 2018. Molto dipende da noi, molto altro meno. In mezzo c’è una scelta di musica mai come oggi vasta. Proveremo a fare della musica il nostro mestiere ma inseguendo la cosa come un sogno da provare a concretizzare piuttosto che un’ ossessione.

6) Progetti futuri?
(Ciro) Prima di tutto cercare di portare il disco in giro in più posti idonei alla musica possibili, poi contemporaneamente vedere cosa esce di bello sotto il piano della scrittura. Non forzo mai il mio flusso creativo e mi dispiacerebbe iniziare a farlo. Non mi piace vivere la musica come qualcosa di distaccato dalla mia vita, anzi la musica è parte integrante della vita. Ma se non vivi, se non leggi, se non ascolti, se non guardi film, se non tocchi la pelle delle persone, cosa racconti poi nelle tue canzoni?